La domanda di TPL nella fase post-pandemia è tornata a crescere ma rimane lontana dai livelli del 2019. Le imprese del settore sono in sofferenza per i minori ricavi ma anche per i costi più elevati dovuti al caro-energia. Oggi gli operatori si trovano di fronte alla grande sfida di riguadagnare margini per rilanciare il servizio, anche rimodulando l’offerta per venire incontro alle mutate esigenze dell’utenza.

La nuova attenzione dei giovani alla mobilità collettiva

Il calo dell’utilizzo del TPL di questi ultimi anni si è verificato soprattutto tra i segmenti più maturi, mentre la fetta di utenti che ne ha incrementato l’uso, per quanto minoritaria si trova soprattutto tra i giovani: il 25% dei 18-25enni dichiara di aver incrementato l’uso nel 2022 nel confronto con il il 2019.

Rispetto alle generazioni precedenti i ragazzi manifestano una minore attrazione per la patente, percepita più spesso come un onere rimandabile e non come un must.
Le abitudini di mobilità delle nuove generazioni sono complessivamente pertanto più TPL-friendly, anche grazie al contributo della micromobilità in sharing.
Si tratta di una fetta potenzialmente rilevante di utenza che mostra una nuova attenzione ai temi della sostenibilità ambientale ed è naturalmente più propensa alla mobilità collettiva piuttosto che ai trasporti privati e quindi individuali.
 


Le imprese del TPL in Italia

Le aziende di trasporto pubblico locale e regionale italiane (931 imprese), con oltre 124.000 addetti e 49.000 mezzi, producono 1,8 miliardi di vettura-km annui e 228,6 milioni di treni-km, trasportando più di 15 milioni di passeggeri al giorno, con un fatturato di 12 miliardi di euro annui.

Il settore è stato profondamente colpito dagli impatti della pandemia; a livello medio nazionale, la perdita dei passeggeri trasportati, e conseguentemente dei ricavi tariffari, è stata pari al -50% nel 2020 e al -42% nel 2021 rispetto al 2019.
 

Nel primo semestre del 2022, mentre la domanda complessiva di mobilità dei cittadini pubblica e privata (stime Osservatorio Audimob di Isfort) sembra aver sperimentato un’accelerazione con quasi 100 milioni di spostamenti giornalieri nei giorni feriali, un volume molto vicino alla soglia pre-pandemica (-6% rispetto al 2019), la domanda di TPL è ancora al di sotto dei livelli pre-covid. Una rilevazione condotta dall’Ufficio Studi di ASSTRA ha rilevato una perdita stimata della domanda, rispetto al 2019, pari a -21% per il 2022 e -12% per il 2023.

Il crollo dei passeggeri ha comportato un calo proporzionale dei ricavi da traffico compromettendo l’equilibrio economico-finanziario delle imprese e dei contratti di servizio di trasporto pubblico.


IBE Intermobility and Bus Expo

Il trasporto pubblico locale è uno dei tre settori focus di IBE Intermobility and Bus Expo, insieme all’ambito turistico e a quello della lunga percorrenza. IBE è la manifestazione biennale che mette in mostra il presente e il futuro dell'intermobilità in ogni sua declinazione.
L’evento si svolgerà di nuovo a Rimini nell'autunno 2024 per lasciare spazio quest'anno a IBE Driving Experience presso il Misano World Circuit.