Il trasporto pubblico locale di Torino è sempre più sostenibile.

Nei primi giorni di aprile è partito il programma di inserimento nella flotta GTT (Gruppo torinese trasporti) di 52 nuovi Citymood alimentati a gas naturale. Costruiti nello stabilimento di Flumeri in provincia di Avellino e prodotti da IIA (Industria Italiana Autobus), saranno in servizio nel capoluogo piemontese. I nuovi bus, lunghi ben 12 metri, coniugano il design italiano ai nuovi canoni di comodità e inclusione.

Le ampie dimensioni interne, assicurano un’ottima abitabilità per tutti i passeggeri compresi quelli con ridotte capacità motorie, il cui accesso è inoltre garantito dal pianale totalmente ribassato e dalla pedana. Vi sono poi aree separate dedicate alla carrozzina e al passeggino che garantiscono una maggiore comodità.

Le linee interessate

In particolare, i nuovi bus a metano entrano in funzione sulle linee 61, 27 e 57 per sostituire gradualmente i vecchi mezzi in servizio fin dal 2006 sull’intera linea urbana e suburbana.

La sostenibilità: nuovi motori a basso impatto ambientale

I Citymood Cng ridurranno considerevolmente le emissioni grazie ai nuovi motori a metano a basso impatto ambientale. Questi i dati previsti dalla casa costruttrice: Co2 -4%, Nox -83%, particolato -98%.

I mezzi, altamente tecnologici, sono dotati di sistemi di ausilio alla guida per la prevenzione degli incidenti: specchi retrovisori con telecamera, sistema di rilevamento ostacoli, visione periferica.
 

 

Oltre 1 miliardo per rinnovare la rete del trasporto pubblico

La rete di trasporto pubblico di Torino sarà oggetto di grandi rivoluzioni nei prossimi anni grazie al recente stanziamento del nuovo piano delle opere 2023-2027 che ammonta a oltre 1 miliardo.
Il fondo mette in campo 700 milioni per stazioni della metro, materiale rotabile e infrastrutture tranviarie e 385 milioni per l’acquisto di tram, bus elettrici e a metano.

Gli investimenti puntano a migliorare la capillarità, l’affidabilità dei passaggi, il comfort e la sostenibilità del TPL.

Il piano prevede che entro il 2027 il 64% della flotta sarà elettrica, il 24% a metano, il 13% a gasolio Euro 6, ma la novità assoluta è rappresentata dai Bus rapid transit, elettrici su gomma con una fisionomia che ricorda i tram, con ricarica tramite pantografi al capolinea.