Si è svolto a Bologna il 1° Convegno Nazionale Idrogeno nel Trasporto Pubblico su gomma organizzato da ASSTRA - Associazione Trasporti e H2IT – Associazione Italiana Idrogeno.

IBE Intermobility and Bus Expo, sostenitore dell'innovazione energetica nel trasporto pubblico, ha partecipato ai lavori in qualità di partner.

Le due associazioni hanno presentato un position paper con lo stato dell’arte, i punti programmatici e le richieste strategiche alle istituzioni per sostenere, rafforzare e rendere più funzionali gli investimenti pubblici e privati nel comparto.

L'obiettivo è promuovere un approccio strategico che vada oltre il semplice supporto finanziario, focalizzandosi sull'armonizzazione delle normative e sulla semplificazione degli iter autorizzativi. Elementi che si integrano con una visione di sviluppo che considera inscindibili i mezzi di trasporto, come le flotte di bus alimentati a idrogeno, dalle infrastrutture necessarie.

Tale integrazione è cruciale, soprattutto per quanto riguarda l'idrogeno, che necessita di una forte interconnessione infrastrutturale. Inoltre, si punta all'integrazione tra diversi settori e tipi di mobilità, massimizzando l'efficienza degli investimenti.
Questa strategia si allinea con le attuali tendenze in Europadove i bus a idrogeno sono già una realtà in molti paesi (Italia inclusa).

Con i fondi del piano di mobilità sostenibile e del PNRR, si prevede un'estensione di queste pratiche in varie città italiane.


Lo scenario

Secondo l'European Alternative Fuels Observatory, nel 2022 erano in circolazione 206 autobus a idrogeno nell'Unione Europea. Per stimolare la domanda e l'offerta, il PNRR ha stanziato 3,64 miliardi di euro per la filiera nazionale dell'idrogeno, coprendo sia la produzione che gli utilizzi finali.

Questo impegno si integra con i 3,88 miliardi di euro messi a disposizione dal Piano Strategico Nazionale della Mobilità Sostenibile per l'acquisto di veicoli a fonti energetiche pulite, destinati a entità come Regioni, Comuni ad alto inquinamento, Città metropolitane e comuni con oltre 100.000 abitanti.

Inoltre, la misura M2C2 – 4.4.1 del PNRR prevede oltre 2,4 miliardi di euro per il rinnovo del parco mezzi regionali nel trasporto pubblico con veicoli puliti entro il 2026.

Completa il quadro il Fondo complementare al PNRR con 600 milioni di euro, destinato alle Regioni e Province Autonome di Trento e Bolzano per l'acquisto di autobus elettrici, a metano o a idrogeno e relative infrastrutture di alimentazione, per il trasporto pubblico extraurbano e suburbano.

 

L’appello in 5 punti

ASSTRA e H2IT hanno stilato un elenco di punti ritenuti strategici per lo sviluppo del comparto.

In primo luogo si chiede di continuare a sostenere gli investimenti e la compensazione degli extracosti.

La seconda priorità è quella di garantire l’integrazione della normativa esistente e una maggiore omogeneizzazione a livello europeo, ma anche di assicurare la necessaria autonomia nelle scelte di investimento per il rinnovo della flotta, nel rispetto del principio di neutralità tecnologica.

La decarbonizzazione dei consumi, poi, deve essere accompagnata da una contemporanea transizione di domanda e offerta. Si tratta di sfruttare le sinergie con le altre tipologie di mobilità su gomma, con altri settori industriali di utilizzo, con il segmento della produzione e con la mobilità ferroviaria. Questo approccio, grazie alle grandi quantità di idrogeno coinvolte, favorirà la diffusione delle Hydrogen Valley.

Al quarto punto si sottolinea l’importanza di investire nella ricerca e nello sviluppo per l’approvvigionamento di idrogeno pulito e la promozione di progetti infrastrutturali per lo stoccaggio e la distribuzione e in partnership pubblico-privato per accelerare i cicli di innovazione. L’ultimo punto riguarda il supporto e la formazione per gli enti territoriali nella gestione e nell’implementazione della filiera dell’idrogeno, coinvolgendo le aziende italiane che hanno competenze ed esperienze importanti.