I nuovi dati ANFIA relativi al mercato autobus del 2023 segnalano una crescita importante rispetto al 2022. Nell’anno che si è appena chiuso, infatti, i libretti di autobus rilasciati sono 5.119 (+56,2% rispetto a gennaio dicembre 2022).

 

Tre segmenti su quattro registrano una variazione positiva:

  • +72,8% gli autobus adibiti al TPL
  • +58,6% i minibus
  • +49% gli autobus e midibus turistici

 

Gli scuolabus contengono la flessione al 2,9%.

 

I dati di dicembre 2023

A dicembre 2023 si registra però una battuta d’arresto: il mercato degli autobus con ptt superiore a 3.500 kg totalizza a 328 nuove unità, con un decremento del 22,5% rispetto a dicembre 2022.

Nel dodicesimo mese dell’anno, si mantengono positivi soltanto gli scuolabus (+36,4%), mentre risultano in calo a doppia cifra gli autobus e midibus turistici (-55,6%), gli autobus adibiti al TPL (-25,9%) e i minibus (-10,3%).

Secondo l’alimentazione, la quota di mercato degli autobus alimentati gas è del 17,6% a gennaio-dicembre 2023 (contro il 17,9% del 2022), mentre gli elettrici, ibridi gasolio/elettrico e ibridi metano/elettrico rappresentano il 21,1% (7,2% a gennaio dicembre 2022).

A livello territoriale, infine, nell’intero 2023 le immatricolazioni si mantengono in crescita a doppia cifra in tutte le aree: +96,6% nel Sud e isole, +61,1% nel Nord-Ovest, +36,6% nel Nord-Est e +24,8% nel Centro.

 

Rampini (ANFIA): “Necessario portare la media del parco a 7 anni di età”

Andrea Rampini, presidente della Sezione Autobus di ANFIA, ha spiegato che stiamo assistendo a un aumento generalizzato - con un incremento deciso nel segmento dei Classe II - che ha beneficiato anche della spinta della gara centralizzata di Consip.

Ma, secondo Rampini, è importante sottolineare che “i volumi di immatricolazione, seppur positivi, non sono da considerare un fatto straordinario per un Paese come l’Italia che su questo terreno deve ancora fare molta strada. La media dell’età del parco circolante italiano resta ancora più alta dei Paesi più industrializzati e la proroga sui mezzi Euro II e Euro III rappresenta un freno sul piano della transizione energetica del comparto. Come ricordato più volte da studi autorevoli, è necessario programmare un piano decennale che preveda l’immissione di circa 4.000 autobus all’anno per portare la media del parco a 7 anni di età, allineando così l’Italia ai suoi più importanti partner europei".