La sanzione sarà applicata in tutto il territorio comunitario

372 sì, 220 no e 43 astensioni. È questo il risultato del voto della Plenaria di Strasburgo sulla direttiva che prevede il ritiro della patente per infrazioni gravi commesse in ambito Ue.

La direttiva in questione rientra nel pacchetto sulla sicurezza stradale presentato a marzo 2023 dalla Commissione.

E la Plenaria di Strasburgo ha adottato in proposito una nota di raccomandazione che, però, dovrà essere esaminata dal nuovo Parlamento europeo che sarà eletto a giugno 2024. Non sono stati infatti dati in tempo i mandati per i triloghi.

Dunque finora il testo della plenaria è solo un orientamento.

Ma si tratta di una direzione ben precisa che intende rafforzare le sanzioni in ambito europeo in caso di infrazioni gravi al Codice della Strada. In particolare si pensa di comminare il ritiro della patente in caso di eccesso di velocità o guida in stato di ebbrezza. Una sanzione che non riguarderebbe più solo lo stato dove l’infrazione è stata commessa bensì l’intero territorio dell’Unione Europea.

Il primo via libera a questa “stretta” era stato dato alla proposta della commissione trasporti dell’Eurocamera che mirava a garantire l’applicazione uniforme della normativa sanzionatoria con 37 voti favorevoli e solo 5 contrari. Ora giunge un secondo sì.


La normativa attuale

Attualmente se un conducente commette un’infrazione in un Paese diverso da quello che gli ha rilasciato la patente e incorre nel ritiro del documento di abilitazione alla guida, questa sanzione sarà applicabile, per la maggior parte dei casi, soltanto nello stesso paese dove l’infrazione è stata commessa. Nel resto dell’Unione dunque, il conducente sanzionato potrà continuare a condurre legalmente il veicolo.

 

L’orientamento europeo

Per ampliare l’applicazione della sanzione e perciò garantire che il ritiro della patente sia valido anche negli altri stati membri si dovrà trasmettere il provvedimento sanzionatorio. In particolare la sospensione, la restrizione o addirittura la revoca dovrà essere trasmessa in primis al paese nel quale la patente è stata rilasciata.

E tra le infrazioni più gravi si vorrebbe inserire proprio la guida senza patente, che si aggiungerebbe alla guida in stato di ebbrezza e all’omicidio stradale o più semplicemente all’incidente stradale mortale, casi che già fanno scattare l’obbligo di scambio di informazioni tra gli Stati membri. A tali casi si intende aggiungere l’eccesso di velocità che dovrebbe essere per chi supera il limite di oltre i 50 chilometri orari nelle strade extraurbane e addirittura per chi oltrepassa di 30 chilometri orari il limite stabilito nelle aree residenziali. Anche in questi casi, quindi, se il nuovo Parlamento europeo non cambierà orientamento, verrà previsto il ritiro della patente e l’obbligo di informare il paese nel quale il documento di abilitazione alla guida è stato ottenuto. Il termine proposto per lo scambio di informazioni tra stati membri è di soli 10 giorni. Un termine che dovrebbe impedire al trasgressore di continuare a circolare alla guida ed evitare così ulteriori pericoli ai cittadini comunitari.