Regole di accesso difformi e disomogenee per le Ztl, che pure sono diffuse in tutti i maggiori comuni italiani.

Una situazione che, a detta di An.Bti – Confcommercio, ha creato disparità e difficoltà soprattutto nel settore dei bus turistici. Una crisi vera e propria poi si è determinata dal momento della pandemia in poi.

La protesta di  An.bti.

“Per questo motivo, dopo due anni di fermo totale dovuti alla pandemia - dice il presidente di An.Bti – Confcommercio, Riccardo Verona - ora che il settore sta cercando di riprendere le sue attività, è sempre più necessario organizzare iniziative che mirino ad ottenere condizioni più soddisfacenti per i bus turistici.

Pur condannando ogni comportamento che non tenga conto delle regole vigenti – prosegue Verona -  non possiamo non considerare tutte le donne e gli uomini che operano nel settore  e che vi profondono lavoro e investimenti, tali che i nostri bus euro VI sono tra i meno inquinanti in circolazione e permettono di limitare il traffico nelle città”.

Di qui la richiesta di non pagare più tariffe esorbitanti per accedere alle ztl delle maggiori città italiane.

“Non accettiamo più di pagare tariffe esose per entrare in Ztl, - prosegue Verona - in aggiunta a quelle pagate dal turista allo stesso Comune, senza ricevere in cambio nessun servizio, alcun beneficio operativo per noi o per il passeggero”.