Sono queste due delle principali novità inserite nel progetto di riforma approvato dal parlamento europeo. Al momento solo un progetto, ma che mira a cambiare profondamente il sistema di regolamentazione delle patenti di abilitazione alla guida nei paesi dell’Unione Europea.

 

Gli obiettivi del progetto Ue

Ma quali sono gli obiettivi che si sono posti i deputati europei?
Migliorare la sicurezza della circolazione, semplificare il sistema attraverso una maggiore digitalizzazione, diminuire la carenza di autisti professionali.

 

Carenza autisti professionali

Per diminuire la ormai annosa carenza di autisti professionali la proposta di riforma prevede di abbassare l’età per conseguire la patente professionale. Sarà infatti consentito ai diciottenni di guidare sia camion che autobus, ma questi ultimi non potranno avere a bordo più di 16 passeggeri. Inoltre anche i diciassettenni potranno cominciare a guidare camion e autobus, soltanto, però, se affiancati da una sorta di tutor, cioè un conducente esperto. In tal modo conseguiranno un certificato di idoneità propedeutico alla patente.

Inoltre, e questa è la seconda novità che i deputati europei vogliono introdurre, sarà possibile convertire le patenti professionali conseguite negli stati extraeuropei. In alcuni casi sarà però necessario seguire un corso di formazione che attesti equivalenza delle conoscenze richieste ai conducenti europei. La Commissione europea avrà due anni di tempo per stilare una lista dei paesi extra Ue i cui titoli di abilitazione alla guida potranno essere convertiti in patenti europee.

 

Sicurezza sulle strade

Diminuire l’età per il conseguimento delle patenti professionali potrebbe avere ulteriori ricadute sulla sicurezza. Per questo motivo nel progetto di riforma vengono non solo inasprite le sanzioni per la guida non sicura, ma introdotti due anni di prova per i neopatentati durante i quali i controlli sui livelli di alcol e sulle modalità di guida, tra cui il rispetto dei limiti di velocità, saranno particolarmente severi e potranno condurre al ritiro dell’abilitazione. Nei test per conseguire la patente vi saranno quiz relativi alla guida in condizioni di neve o scivolose, l’uso del telefono durante la guida, i punti ciechil’assistenza alla guida.

In generale verranno introdotti maggiori controlli anche sull’uso di sostanze che alterano la coscienza quali gli stupefacenti. I deputati introducono anche il concetto di “autovalutazione” sullo stato psico-fisico dei conducenti, ma gli stati membri potranno decidere di istituire veri e propri controlli medici di tale natura.

 

Digitalizzazione

Cambierà proprio il titolo di abilitazione alla guida che diventerà digitale. Sarà possibile scaricarlo sul proprio smartphone senza la necessità di una patente cartacea. Anche per i rinnovi tutto dovrebbe essere semplificato e cambieranno anche i termini di scadenza delle patenti:  quindici anni per i conducenti di motocicli e automobili e cinque anni per quelli di autobus e autocarri.