In Unione Europea, Regno Unito e Paesi Efta (Norvegia, Svizzera, Islanda e Liechtenstein) sono stati immatricolati quasi 46mila autobus con peso totale a terra superiore (ptt) a 3,5 t nel 2024, per una crescita del 14,8% rispetto allo scorso anno; quando il bilancio sfiorò le 40mila unità.


È quanto emerge dall’ultimo rapporto dell’Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica (Anfia) su dati ACEA, che evidenziano un 2024 contrastante per le immatricolazioni dei veicoli commerciali e degli autocarri nel mercato UE-EFTA-UK.

Immatricolazioni 2024: veicoli commerciali leggeri e autocarri

Secondo la ricerca, il 2024 si è chiuso con un segno più per i veicoli commerciali leggeri (van, furgoni, pick-up e autocarri piccoli), che ha chiuso l’anno con oltre due milioni di unità registrate, per un aumento del 6,9% rispetto al 2023.

Segno meno, invece, per il mercato degli autocarri con ptt superiore a 3,5 t, con sole 392.275 nuove unità, per una contrazione del 5,5% rispetto all’anno precedente.

La flessione più significativa proviene dal segmento degli autocarri pesanti (con ptt superiore a 16 t) - che rappresenta l’80,7% del mercato dei camion -, che ha chiuso il 2024 con 316.908 unità vendute, per un calo dell’8,1% rispetto all’anno precedente.

Immatricolazioni autobus: l’andamento del mercato nel 2024

Il segmento degli autobus con ptt superiore a 3,5 t, invece, ha totalizzato 45.867 immatricolazioni, per un aumento del 14,8%; nello stesso periodo del 2023 erano 39.953 unità.

Analizzando nel dettaglio, il primo paese per volume di immatricolazioni di autobus è il Regno Unito, con 8.657 unità e con una quota pari al 18,9% del mercato UE+EFTA+UK. Seconda posizione per l’Italia, con 6.594 unità (14,4% di quota), seguita da Francia (6.258 unità), Germania (5.382) e Spagna (4.059).

Questi cinque mercati – i top major markets - totalizzano 30.950 unità, equivalenti al 67,5% delle immatricolazioni totali nell’area.

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