L'Italia ha registrato flussi turistici record nel 2023 e 2024, superando i livelli pre-pandemia con oltre 458 milioni di presenze raggiunte lo scorso anno.

Questo successo comporta rischi come l'overtourism e potenziali difficoltà per la mobilità turistica, un settore cruciale per l'economia nazionale.

Sono stati questi i temi emersi durante il convegno “Mobilità turistica e l’evoluzione del trasporto passeggeri” organizzato da Economia Pulita a Bologna

Per affrontare queste sfide, in particolare, sono state proposte cinque strategie chiave incentrate sulla digitalizzazione, la promozione di destinazioni minori, la valorizzazione della mobilità dolce e la tutela dei centri storici, promuovendo un approccio di sostenibilità integrata.

La gestione efficace della mobilità turistica rappresenta, infatti, la chiave per garantire che il turismo rimanga una risorsa preziosa per l'economia e il territorio, senza comprometterne la bellezza, l'integrità e la vivibilità per i residenti locali.

Turismo italiano in forte crescita: i dati del 2023 e del 2024

L'Italia continua a confermarsi una delle destinazioni turistiche più ambite a livello globale. Negli ultimi anni, il settore turistico nel Paese ha registrato una crescita costante, raggiungendo numeri senza precedenti.

Secondo i dati Istat, il 2023 ha visto 133,6 milioni di arrivi, superando il record del 2019 pre-pandemia. Ancora più notevole è stato il 2024, con oltre 458 milioni di presenze turistiche, un aumento del 2,5% rispetto all'anno precedente; posizionando l'Italia al secondo posto nell'Unione Europea per numero di presenze, dietro solo alla Spagna e superando la Francia.

Secondo le previsioni, i flussi in aumento, uniti all’allungamento della durata dei soggiorni, continueranno anche nel 2025.

Le principali sfide della mobilità turistica

Questo straordinario successo porta con sé anche delle sfide significative, in particolare per quanto riguarda la mobilità turistica.

La crescente domanda di trasporto, se non gestita adeguatamente, rischia infatti di mettere in difficoltà un settore vitale per l'economia nazionale, capace di generare, secondo le stime dell'Università Tor Vergata di Roma, fino a 368 miliardi di euro, equivalenti al 18% del PIL, considerando anche l'indotto.

Una delle principali minacce, in particolare, è l'overtourism. L'eccessivo afflusso di visitatori può causare problemi di affollamento e congestione nei luoghi pubblici, nei musei e sui mezzi di trasporto. Inoltre, mette a rischio il degrado dei centri storici e dei siti più delicati a causa di rumore, immondizia e la diffusione di fenomeni di illegalità.

Non vanno trascurati, inoltre, i possibili danni al patrimonio ambientale e culturale, così come le problematiche sociali per i residenti, che vedono aumentare il costo della vita e peggiorare la loro qualità.

Le modalità di trasporto preferite e le strategie per affrontare l’overtourism

Dall'analisi delle modalità di trasporto maggiormente utilizzate dai turisti, pubblicato dalla Banca d’Italia, emerge una netta prevalenza del trasporto su strada (automobili e pullman), scelto da quasi il 50% dei viaggiatori.

Al secondo posto troviamo l’aereo, con una quota del 47%. Le quote della nave (1,7%) e del treno (1,9%) rimangono, invece, al momento marginali per quanto riguarda gli arrivi internazionali.

L’opzione stradale resta la preferita anche per la mobilità turistica interna, dove l'automobile è ancora il mezzo più utilizzato, coprendo quasi il 59% degli spostamenti secondo gli ultimi dati Istat. Tuttavia, questa percentuale è in lieve diminuzione. Ciononostante, i mezzi di trasporto collettivi (aereo, treno, nave, pullman) hanno visto una crescita negli ultimi tre anni.

Per gestire l'aumento della domanda in modo efficace, è fondamentale puntare sull'offerta di questi ultimi, migliorando la pianificazione, l'integrazione (anche tariffaria) e proponendo nuovi itinerari e mete alternative, e garantendo competitività e affidabilità dei servizi.

Cinque mosse chiave per una mobilità sostenibile

Per affrontare le sfide dell'overtourism e gestire i flussi turistici in modo più responsabile e sostenibile, sono state individuate diverse strategie.

Il convegno organizzato Bologna organizzato da Economia Pulita, in particolare, ha delineato i seguenti punti:

  • Digitalizzazione: implementare sistemi e servizi di mobilità sempre più integrati grazie al digitale.
  • Promozione dei siti minori: migliorare l'accessibilità e promuovere i siti meno noti per una distribuzione più ampia dei flussi turistici sul territorio.
  • Valorizzazione della mobilità dolce: Incentivare l'uso di cammini, ciclovie e ferrovie storiche, integrando proposte di turismo esperienziale, culturale e naturalistico.
  • Tutela dei centri storici: proteggere i centri storici e le località di maggior richiamo dall'overtourism.
  • Approccio alla sostenibilità integrata: intendere la sostenibilità non solo nelle sue dimensioni ambientale, sociale ed economica, ma anche come adesione a principi etici e di legalità.