Il 19° Convegno nazionale di ASSTRA, intitolato "Pronti per il futuro. Costruiamo la mobilità di domani", ha rappresentato un appuntamento cruciale per gli operatori TPL e tutti gli attori della mobilità, focalizzandosi sulla transizione tecnologica ed energetica in atto nel Trasporto Pubblico Locale (TPL).

L'evento, tenutosi presso il Grand Hotel Parco dei Principi, a Roma, lo scorso 4 e 5 giugno, ha offerto due intense giornate di confronto, durante le quali imprese, istituzioni e stakeholder hanno delineato progetti e strategie per affrontare le grandi sfide della transizione verde, digitale e sociale del settore.

La due giorni di ASSTRA, l’associazione che rappresenta 141 imprese di Trasporto Pubblico Locale, ha sottolineato l’importanza di una visione industriale adeguata, tracciando le linee guida per una mobilità del futuro che sia innovativa, sostenibile e finanziariamente robusta, riconoscendo l'urgenza di investire nelle tecnologie, nei modelli tariffari e nel capitale umano per affrontare le sfide imminenti del settore.

Pronti per il futuro: il 19° convegno nazionale di ASSTRA

TPL in Italia: il quadro attuale e le sfide del domani

Il contesto italiano del trasporto persone rivela un quadro in evoluzione, ma ancora con ampi margini di miglioramento.

Attualmente, infatti, il TPL copre l'8,6% degli spostamenti a livello nazionale, un dato in calo rispetto al 10,8% pre-Covid-19. L'auto privata resta il mezzo preferito dagli italiani, nonostante il 40% dichiari di volerne ridurne l'utilizzo, optando per soluzioni come lo smart working e la digitalizzazione.

Per quanto riguarda le flotte di autobus, il processo di rinnovo del parco è in corso, con l'età media dei mezzi scesa a 10,3 anni e un incremento del 200% nelle nuove immatricolazioni di bus a zero emissioni nel biennio 2020-2022. Una quota preponderante, pari all'87% dei mezzi, è però ancora a diesel, evidenziando come la strada verso una completa transizione energetica sia in realtà ancora lunga.

Sul piano degli investimenti pubblici, che ammontano a 23 miliardi di euro per i sistemi di trasporto rapido di massa e 6 miliardi per il rinnovo delle flotte, il settore fronteggia un deficit di finanziamento annuo stimato in circa 800 milioni di euro.

Guardando più nel dettaglio alle tariffe del TPL, queste sono aumentate meno dell'inflazione (12% contro il 25% tra il 2016 e il 2025), mentre la spesa media mensile delle famiglie per il TPL si attesta a soli 21 euro, corrispondente al 7% della spesa totale per i trasporti.

A queste criticità si aggiunge una notevole carenza di personale, con oltre 8 mila autisti mancanti, e la crescente necessità di investire nello sviluppo di nuove competenze digitali e sostenibili.

Soluzioni per costruire la mobilità di domani

La mobilità pubblica è protagonista di una profonda rivoluzione, che si concretizza nelle nostre città attraverso l'introduzione di nuovi autobus, treni e tram, lo sviluppo di impianti di ricarica e alimentazione per veicoli elettrici e a idrogeno oltre all'applicazione di tecnologie avanzate come l'intelligenza artificiale (AI) e l'automazione.

In questo contesto, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) rappresenta il motore propulsore per questa trasformazione, ma la discussione del Convegno di ASSTRA ha già guardato oltre, ponendo l'accento sul consolidamento degli investimenti e sull'evoluzione del TPL in un catalizzatore di crescita economica, sociale e culturale per l'Italia.

Durante la due giorni, il TPL è stato riconosciuto come un pilastro strategico per il Paese; un servizio che è anche elemento essenziale per l'economia nazionale; un settore da valorizzare ulteriormente per migliorare il futuro delle città e della vita urbana.

Tra le tematiche affrontate durante il 19° Convegno Nazionale di ASSTRA spiccano:

Innovazione e digitalizzazione del TPL

Si assiste a un cambiamento negli stili di vita che impatta sulla mobilità. In particolare, spicca una nuova modalità di mobilità condivisa, un comparto che costituisce un mercato globale da 96 miliardi di dollari.

Sul piano tecnologico, invece, risalta soprattutto l’adozione crescente di soluzioni di mobilità integrata grazie all’implementazione dell'Intelligenza Artificiale (AI), un'area che presenta grandi opportunità, ma anche importanti sfide tecnologiche, che bisogna affrontare tenendo conto anche del divario digitale (conosciuto anche come “digital divide”).

In merito, la prima sessione del convegno ha approfondito l'evoluzione dei modelli di mobilità collettiva, con focus su intelligenza artificiale, cybersecurity, trasformazione digitale e guida autonoma, in particolare sono stati sottolineati:
 

  • Le potenzialità del robo-sharing

Il professor Sergio Matteo Savaresi del PoliMI ha presentato il progetto di robo-sharing, una tecnologia sperimentale avviata a Brescia nel 2025 che consente ai veicoli di raggiungere autonomamente gli utenti, supportati da un operatore da remoto, contribuendo a ridurre il numero di auto in circolazione e promuovendo la mobilità sostenibile.

 

  • La questione della cybersicurezza e le possibilità dell’AI:

Milena Rizzi dell'Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN) ha evidenziato una diminuzione delle vittime degli attacchi informatici, prevenendo così interruzioni dei servizi, ma ha sottolineato la necessità per le aziende di modificare la governance interna per risolvere configurazioni vulnerabili.

Mario Nobile di AGID ha rimarcato l'importanza di investimenti sotto forma di incentivi, come la defiscalizzazione di prodotti, servizi e formazione sull'AI. Le aziende di trasporto hanno intrapreso il percorso verso l'adozione dell'AI, ma resta molta strada da percorrere.

Andrea Mastinu di Almaviva ha illustrato i vantaggi della trasformazione digitale per le aziende di trasporto, che valorizza la correlazione e lo scambio di dati attraverso piattaforme trasversali per migliorare i servizi.

 

  • La portata innovativa della guida autonoma e l’importanza del dato:

Seda Nese di Karsan ha condiviso l'esperienza di un autobus a guida autonoma, sviluppato in parchi tecnologici, che può circolare senza l'intervento di un conducente.

Chicco Porcu di Flosslab ha enfatizzato la gestione del dato, un’attività sempre più digitalizzata fondamentale per pianificare, gestire e monitorare le attività di trasporto, dato l'enorme volume di dati che spesso passa in secondo piano nel settore TPL.

Al pari delle altre innovazioni, anche la cultura del dato e la consapevolezza del suo valore sono essenziali per guidare le scelte future e produrre risultati sostenibili.

 

Nuovi modelli tariffari e finanziamenti per il TPL

Un altro tema centrale è stato quello dell'introduzione di modelli tariffari più flessibili e personalizzati. A riguardo, ASSTRA propone tariffe dinamiche, abbonamenti flat o modulati sul reddito, sistemi di capping e pagamenti contactless; un insieme di misure volte a rendere il trasporto pubblico più semplice, trasparente e conveniente”, ha precisato Giuseppina Gualtieri, vicepresidente di ASSTRA, intervenuta di persona in assemblea.

Gualtieri ha inoltre evidenziato la necessità di un'evoluzione del modello di finanziamento del TPL, dato il gap di 800 milioni di euro annui nel Fondo Nazionale Trasporti (FNT), e l'importanza di strumenti più flessibili. ASSTRA suggerisce, nello specifico, meccanismi automatici di adeguamento tariffario e la diversificazione dei canali di finanziamento, affiancando all'indicizzazione del FNT strumenti europei come i proventi ETS e i futuri Green Bonds, insieme a modelli innovativi basati sui principi del "chi inquina paga" e "chi beneficia contribuisce".

 

Formazione e altri investimenti nel capitale umano

La transizione digitale impone anche investimenti nel capitale umano, che si traducono in attività dedicate alla formazione continua, all'adozione di modelli organizzativi agili, alla semplificazione delle assunzioni e alla valorizzazione del lavoro tecnico e specialistico.

La transizione digitale nel TPL fa riferimento, infatti, a una trasformazione non solo tecnologica, ma anche socio-culturale, che richiede un approccio sistemico in grado di integrare persone, strumenti e processi.

 

L'intervento del viceministro Rixi

L'esigenza di stabilire nuovi equilibri nel settore è stata sottolineata anche dal viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Edoardo Rixi nel suo intervento di chiusura durante la giornata conclusiva del Convegno ASSTRA.

Il punto chiave sottolineato da Rixi, è che, all'aumentare degli investimenti nel TPL, crescono anche le risorse necessarie per la gestione quotidiana del sistema e per la sua manutenzione; fondi che il Governo italiano non sarà in grado di coprire interamente. Diventa quindi necessario procedere a un adeguamento delle tariffe, spesso osteggiato dai Comuni per motivi politici, da portare avanti contestualmente a un aumento della qualità del servizio.