Il futuro dei Bus Turistici in Italia alla Convention AN.BTI
Quest’anno IBE – Intermobility and Bus Expo è stato sponsor dell’evento "NEXTSTOP - BUS Tourism Convention dell’Associazione Nazionale Bus Turistici (AN.BTI - Confcommercio"). Un appuntamento di due giorni che ha messo al centro il futuro del turismo e della mobilità nel nostro Paese.
L'evento, tenutosi lo scorso 24 e 25 giugno presso Villa Bertelli, a Forte dei Marmi, ha compreso un convegno intitolato "Mobilità sostenibile ed esigenze pratiche - La Transizione Green dei BUS Turistici tra speranze e necessità".
Un’occasione che ha favorito il confronto tra rappresentanti istituzionali e operatori del settore, con l'obiettivo di discutere l'evoluzione del comparto dei bus turistici, con particolare focus sulla sua transizione verso modelli più ecologici e, soprattutto, amplificando le reali esigenze di un comparto che ogni anno muove oltre 150 milioni di passeggeri, svolgendo un ruolo fondamentale nella mobilità turistica, scolastica e sociale del Paese.
Autobus turistici: sostenibilità e pragmatismo al centro della Convention AN.BTI
Durante la Convention di AN.BTI il settore del trasporto turistico su gomma è stato riconosciuto come un pilastro strategico per l'economia territoriale e la mobilità nazionale. Un elemento essenziale per garantire accessibilità e inclusione, soprattutto per le aree interne e le destinazioni culturali, contribuendo in maniera significativa alla competitività del sistema turistico italiano.
Al centro della discussione, il concetto di sostenibilità, inteso non solo in senso ambientale, ma anche come imperativo economico e sociale. In particolare, è emersa con forza la necessità di bilanciare le aspirazioni di una mobilità più verde con le concrete necessità operative quotidiane del settore.
In merito, sia le istituzioni che gli operatori, nello specifico, hanno sottolineato la centralità del trasporto turistico su gomma per la mobilità nazionale, sottolineando la sua capacità di assicurare collegamenti capillari e un servizio di trasporto sicuro, accessibile, condiviso e con un impatto ambientale inferiore rispetto all'uso dell'auto privata.
Alla luce di questo contesto, la transizione ecologica è stata vista come un percorso in cui i bus turistici possono giocare un ruolo chiave; a condizione che tale processo sia equo, graduale e sostenibile per le imprese, e che venga perseguito con realismo e pragmatismo, evitando approcci puramente ideologici.
Le sfide attuali del comparto dei bus turistici
Il settore dei bus turistici sta affrontando diverse sfide concrete e urgenti. Tra le più importanti, si evidenzia la persistente carenza di autisti, una problematica che interessa l'intero comparto del trasporto pubblico e turistico.
Difficoltà significative riguardano anche il piano della stessa transizione ecologica, che comporta la necessità di riconvertire le flotte e gestire gli effetti delle Zone a Traffico Limitato (ZTL) ambientali nelle grandi città.
Altre criticità fanno riferimento ai limiti attuali della tecnologia elettrica per i mezzi a lunga percorrenza e al rischio di un "'effetto Cuba'", ovvero che normative eccessivamente ambiziose e irrealistiche possano bloccare il rinnovo dei mezzi, compromettendo la sicurezza.
È stata espressa preoccupazione anche per un potenziale eccesso normativo da parte dell'Unione Europea, che potrebbe condizionare in maniera negativa la capacità dell'Italia di affrontare la transizione ecologica in modo realistico, e, soprattutto, per un "Green Deal" che rischiava di essere ideologico e scollegato dalla realtà economica e industriale.
Un’altra sfida cruciale riguarda la sostenibilità, sul piano economico e normativo, da affrontare mediante la richiesta di maggiore chiarezza normativa oltre a interventi istituzionali concreti, come incentivi fiscali, contributi pubblici e investimenti infrastrutturali mirati, finalizzati a sostenere il rinnovo graduale dei mezzi.
Bus turistici in transizione: soluzioni per rilanciare il settore
Per supportare e promuovere il comparto in questo periodo di profonde trasformazioni, sono state proposte diverse soluzioni e direzioni d'intervento.
Per quanto riguarda la carenza di autisti, si sollecitano interventi mirati a rendere la professione più appetibile e a valorizzare il lavoro.
Per quanto concerne la transizione ecologica, invece, si suggerisce un approccio basato su un mix tecnologico che includa elettrico, biocarburanti e metano, garantendo la riduzione delle emissioni senza compromettere intere filiere produttive. In merito, è stata inoltre sottolineata l'importanza di sviluppare una rete capillare di ricarica e rifornimento per carburanti alternativi.
Come accennato in precedenza, è stata sottolineata anche la necessità di investimenti istituzionali concreti, accanto all'esigenza di un fondo adeguato, stabile e certo per il rinnovo del parco degli autobus turistici.
Per l’evoluzione dell’intero comparto, sarà necessario semplificare e razionalizzare le regole, al fine di agevolare la crescita del comparto con regole chiare, coerenti con i vincoli comunitari, ma anche capaci di favorire lo sviluppo piuttosto che ostacolarlo, attraverso un percorso che preveda una sinergia e collaborazione costante tra istituzioni e imprese.
La soluzione per la mobilità del futuro risiede, dunque, nell’adozione di un approccio pragmatico e su misura, che consideri le specificità locali e non proponga un'unica soluzione valida per tutti.