TPL: ASSTRA e Sviluppo Lavoro Italia firmano un protocollo d’intesa per la formazione
Accordo per la formazione nel TPL, obiettivo: modellare una filiera formativa strettamente connessa con il sistema produttivo.
Il settore italiano della mobilità collettiva si trova oggi di fronte a una sfida occupazionale di portata strutturale: mentre le aziende del Trasporto Pubblico Locale (TPL) si impegnano a fondo nella modernizzazione delle flotte e nell'introduzione di strumenti digitali, spinti dalla transizione ecologica e tecnologica, si evidenzia con forza la crescente difficoltà nel reperire figure professionali aggiornate e qualificate.
Per affrontare in maniera concreta questo disallineamento fra offerta e domanda di lavoro, noto come mismatch di competenze, lo scorso 7 ottobre è stato siglato nella capitale un protocollo d’Intesa per la formazione nel TPL. Questo accordo vede come protagonisti l'associazione che riunisce le aziende di Trasporto passeggeri (ASSTRA) e Sviluppo Lavoro Italia, società in house del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Formazione per il TPL: la necessità di un confronto organico
Questa partnership nasce dalla riconosciuta necessità di avviare una conversazione istituzionale organica e metodica tra le società del comparto della mobilità e gli enti responsabili della gestione delle politiche attive e della formazione del personale. L'intenzione primaria è quella di agire attraverso iniziative operative ben definite e specifiche per il settore, con l'obiettivo di sanare i divari professionali esistenti e assicurare che la forza lavoro sia adeguata alle radicali modifiche che stanno plasmando il panorama del TPL.
Il motore di questa evoluzione è rappresentato, in larga misura, dalla transizione verso la sostenibilità e dalla ricerca di una maggiore efficienza energetica. Per questo motivo, le imprese di trasporto passeggeri sono chiamate a rinnovare il proprio parco mezzi, preferendo soluzioni a ridotto impatto ambientale. Sebbene questo passaggio ai veicoli ecologici sia cruciale per l’avanzamento del settore, al contempo comporta la generazione di un immediato e rilevante fabbisogno di figure lavorative inedite.
Nuove professionalità per manutenzione mezzi e infrastrutture green
Di conseguenza, l'azione formativa dovrà concentrarsi su due fronti: la preparazione di tecnici esperti nella cura e manutenzione dei cosiddetti mezzi green, e quella di specialisti dedicati alla realizzazione e alla gestione delle necessarie infrastrutture di supporto. È dunque palese che le istanze poste dalla tecnologia, dall'ambiente e dalla logistica richiedano l'inserimento inequivocabile di nuove professionalità all'interno del comparto.
Il documento di intesa stabilisce in modo chiaro anche due direttrici strategiche.
- La prima mira a contribuire, in modo sinergico, all'elevazione del livello qualitativo delle risorse umane impiegate nel settore.
- La seconda, invece, si focalizza sulla promozione e sull'esecuzione di misure di politica attiva del lavoro.
Tali interventi devono essere perfettamente allineati con le richieste del mercato emergente e devono essere messi in atto garantendo una stretta vicinanza territoriale.
Fasi operative e alleanze necessarie
Per concretizzare le finalità elencate, la partnership prevede un’articolazione in passaggi operativi specifici. Si inizierà con un’approfondita ricognizione delle dinamiche occupazionali, necessaria per individuare con precisione i reali fabbisogni professionali espressi dalle imprese del trasporto pubblico locale.
Parallelamente, verrà attivata una campagna di sensibilizzazione, volta a incoraggiare le aziende associate a investire in modo proattivo nel miglioramento delle competenze, nella formazione continua e nella collaborazione sistematica con gli enti di gestione delle politiche attive.
Infine, si rende fondamentale l'inclusione di tutti i soggetti, sia pubblici che privati, attivi nell’ambito dell'orientamento e dell'istruzione, a ogni livello geografico, per garantire la perfetta coerenza dei programmi formativi con le specifiche esigenze del comparto trasporti.
Il modello duale per l’inserimento lavorativo
Un pilastro fondamentale dell'intera strategia operativa è rappresentato dall'implementazione di percorsi di formazione basati sul modello duale.Tali percorsi sono stati studiati appositamente per rendere più efficiente l'incontro tra chi offre e chi cerca lavoro, ottimizzando l'utilizzo degli strumenti normativi già disponibili. Tra questi, spiccano l'apprendistato duale, l'alternanza scuola-lavoro e i Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO).
L'obiettivo finale di questa operazione è modellare una filiera educativa che sia strettamente connessa con il sistema produttivo, unendo efficacemente la preparazione teorica alle attività pratiche, facilitando così l'inserimento stabile dei partecipanti nel mondo del lavoro.