Il segmento degli autobus ha registrato una crescita nei primi nove mesi del 2025: +3,6% nel periodo gennaio-settembre.


I primi nove mesi del 2025 si sono rivelati particolarmente impegnativi per il comparto dei veicoli commerciali all'interno dell'Unione europea. In un contesto economico gravato da incertezze, l'Associazione dei Costruttori automobilistici Europei (Acea) ha rivelato riduzioni marcate nelle nuove immatricolazioni in diverse nazioni chiave.

Ciononostante, tra le difficoltà diffuse che hanno caratterizzato gran parte del settore dei trasporti, si è palesata un'unica, significativa eccezione: il segmento degli autobus ha registrato un’espansione, dimostrando una dinamicità che testimonia la rilevanza, persistente e strategica, del trasporto pubblico locale e della mobilità collettiva.

Inoltre, in generale si sottolinea che, sebbene la quota di veicoli alimentati da propulsioni elettriche sia in aumento, l’Acea evidenzia come l'adozione su vasta scala stia progredendo a un ritmo non ancora sufficientemente rapido. La causa principale di questa limitazione risiede nella quasi totale carenza di condizioni favorevoli che possano sostenere e accelerare la diffusione di tali mezzi nel mercato.

Mercato degli autobus in Europa: +3,6% nel periodo gennaio-settembre

Nonostante il quadro generale di flessione, le nuove immatricolazioni di autobus nell’Unione europea hanno registrato una ripresa tangibile. Entro la fine del terzo trimestre del 2025, in particolare, si è osservato un incremento del 3,6%; un dato positivo che ha portato il totale delle unità immatricolate a quota 28.417.

La mappa europea della crescita e delle contrazioni

L'andamento espansivo del mercato degli autobus è stato determinato in maniera preponderante dalle performance di alcuni Stati membri. Tra i principali mercati europei, la crescita è stata guidata in modo deciso dalla Polonia, che ha conseguito un notevole aumento delle iscrizioni pari al +16,9%. Altrettanto significativo è stato il contributo della Germania, dove le nuove registrazioni hanno segnato un robusto incremento del 12,8%.

Tuttavia, il panorama del trasporto passeggeri non risulta omogeneo. Altre grandi economie hanno infatti registrato dei forti arretramenti. L'Italia, ad esempio, ha subito una contrazione marcata, con un calo del -16,9%. Similmente, la Spagna ha visto le sue immatricolazioni diminuire dell'11,3%, mentre la Francia ha chiuso il periodo con una riduzione del 4,5%. Sul piano delle motorizzazioni, la quota di autobus elettrici nell’Unione europea è salita del 22,7% entro la fine del terzo trimestre del 2025.

Nella classifica europea, al primo posto per volumi troviamo la Germania, che ha registrato una crescita del 108%, mentre la Svezia (+684,3%) e il Belgio (+389,3%) hanno registrato notevoli aumenti nel segmento del mercato elettrico.Le immatricolazioni di autobus ibridi-elettrici, invece, hanno subito un calo del 32,7%, pari al 6,3% del mercato. Le immatricolazioni di autobus diesel sono leggermente diminuite dello 0,1%, detenendo ora una quota di mercato del 64,2%, in calo rispetto al 66,6% nello stesso periodo dell'anno scorso.

Un contesto difficile per gli altri settori

La singolare crescita del settore autobus emerge con ancor più chiarezza se confrontata con gli andamenti negativi degli altri comparti del mercato dei veicoli commerciali, calati complessivamente dell'8,2%, e degli autocarri, che ha visto una riduzione della domanda pari al 9,8%.